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Lehman Brothers

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Sintesi procedura chapter 11 USA.
In data 15.09.2008, il Tribunale del Distretto Sud di New York ha aperto la procedura concorsuale (case n. 08-1355) prevista dal Chapter 11 dell’U.S. Bankruptcy Code per la storica banca d’affari americana, Lehman Brothers Holdings Inc. (“LBHI”).
A differenza del fallimento (previsto dal Chapter 7), il Chapter 11 regolamenta le procedure di riorganizzazione aziendale anche delle imprese e consente alle stesse di pagare normalmente una parte dei debiti, attraverso la valorizzazione e cessione degli asset produttivi, conservati grazie alla continuità gestionale, che avviene sotto la supervisione di un giudice fallimentare. Dalla data di presentazione della domanda di ammissione a tale procedura concorsuale, ai creditori viene inibito ope legis di intentare o proseguire azioni legali sul patrimonio del debitore e viene bloccata la maturazione di nuovi interessi sul debito. Il progetto di riorganizzazione delle imprese sottoposte al Chapter 11 viene presentato al Tribunale dagli amministratori (che rimangono nel possesso dei beni) sotto forma di piano di ristrutturazione e liquidazione e deve essere approvato dalla maggioranza dei creditori per essere omologato: in questo caso, il pagamento dei debiti avverrà seguendo l’ordine di priorità previsto dalla legge. In alcuni casi, attraverso il meccanismo del “cram down”, il giudice fallimentare, sussistendone le condizioni, può imporre l’adozione del piano di riorganizzazione, anche contro la volontà di alcune classi di creditori.
•11.03.2010 = Anton Valukas, ispettore indipendente nominato dal Tribunale di New York il 24.01.09 per fare luce sulle cause del dissesto e sui vari trasferimenti di asset avvenuti immediatamente prima del default, ha depositato un voluminoso rapporto di 2200 pagine, in cui è evidenziato prevalentemente quanto segue: “a) Lehman Brothers è andata in crisi a causa della incapacità di finanziarsi a breve termine per far fronte a posizioni attive di lungo termine, divenute sempre più illiquide. Tale incapacità è stata frutto di un clima di sfiducia generale, che ha colpito in misura significativa il gruppo Lehman, all’indomani delle perdite registrate, a partire dal secondo trimestre fiscale del 2008 e causate da ingenti svalutazioni dell’attivo; b) Nel tentativo di non peggiorare le rappresentazioni bilancistiche della grave situazione economico-finanziaria del gruppo, i top manager si sarebbero resi responsabili di operazioni di cosmesi dei bilanci, con particolare riguardo all’impropria contabilizzazione dei REPO, ossia delle operazioni di vendita e riacquisto di asset volte a finanziare la banca a breve, e alla mancata trasparenza sullo stato della liquidità; c) La società di revisione Ernst & Young, seppure al corrente delle presunte manipolazioni dei bilanci, si sarebbe assunta la responsabilità di non averle evidenziate; d) Alcune controparti di Lehman, tra cui JP Morgan, in primis, risultano garantite in eccesso rispetto alle effettive necessità, avendo chiesto ed ottenuto collaterali superiori al valore delle operazioni finanziarie sottostanti; e) Nell’ambito dell’operazione di acquisto, da parte di Barclays, delle attività nordamericane, la banca inglese avrebbe beneficiato impropriamente di un maggiore valore dell’attivo rispetto all’effettivo valore del passivo acquisito”.
•15.03.2010 = presentazione parziale del piano di riorganizzazione da parte degli amministratori della LBHI, i quali hanno infatti ottenuto di poter presentare il Disclosure Statement il 14.04.2010 ( si veda il punto successivo). Il piano parziale riguarda per lo più indicazioni metodologiche. Viene fissato un tetto per il riconoscimento delle garanzie prestate a favore di terzi. Il piano annuncia l’intenzione di procedere alla costituzione di un gruppo di quattro società denominato LAMCO ( Legacy Asset Management Company), il cui compito sarà quello di gestire gli asset illiquidi delle società in Chapter 11 del gruppo Lehman. Poiché difficili da vendere nell’attuale fase dei mercati finanziari, tali asset (immobili, investimenti di private equity, contratti derivati e crediti commerciali) saranno comunque destinati a soddisfare nel tempo i crediti. A LAMCO sono state attribuite circa 450 persone ed una dotazione di equity iniziale di 20 milioni di dollari, con l’obiettivo di gestire gli asset illiquidi, che per ora rimangono nella disponibilità delle società Lehman in Chapter 11, e di generare la relativa redditività. A tale scopo, il piano non esclude la possibilità di concludere partnership con altri operatori specializzati e di permettere a LAMCO di gestire anche patrimoni di terzi.
•14.04.2010 = presentazione del piano definitivo, con il deposito del Disclosure Statement (DS). Tale documento è il cuore del piano di riorganizzazione, in quanto contiene “ le informazioni adeguate” a mettere i creditori in condizione di esprimere con il voto il proprio giudizio sul piano. In pratica, si tratta del documento dal quale emerge il recovery e la relativa metodologia. Punti salienti del DS sono: i) ogni società controllata dalla capogruppo LBHI e finita in Chapter11 presenta propri specifici tassi di rimborso; ii) il rimborso parziale dei crediti si svilupperà nei prossimi 5 anni, in base ai cash flow delle società finite in chapter 11 generati dalla gestione e dalla liquidazione degli asset (a cui provvederà LAMCO, prevalentemente); iii) non si tiene conto delle prospettive di recuperare svariati miliardi di dollari da contenziosi aperti con molti interlocutori bancari.
•15.12.2010 = un gruppo di creditori del gruppo Usa ha presentato un piano di ristrutturazione alternativo a quello degli amministratori Lehman. La legge americana consente questa forma di concorrenza. Sono una decina i creditori che hanno aderito al contro piano (California Public Employees’ Retirement System; County of San Mateo; Fiduciary Counselors; Fir Tree Inc; Gruss Asset Management Lp, Owl Creek Asset Management; Paulson&Co; Perry Capital&Co in rappresentanza di fondi di cui sono advisor; Taconic Capital Advisers; Western Asset Management): complessivamente raccolgono 12,5 miliardi di dollari di crediti. L’approccio dei fondi non considera le varie società del gruppo Lehman finite in Chapter11 negli Usa come diverse entità, per ognuna delle quali elaborare un proprio piano di ristrutturazione. Ma, come la legge consente, preferisce considerare come un unico consolidato capogruppo e controllate, verso le quali i creditori si comporterebbero come fosse un unico debitore.
25.01.2011 = gli amministratori Lehman hanno presentato una revisione del proprio piano di ristrutturazione depositato il 14 aprile 2010, la quale tiene parzialmente conto del suddetto piano alternativo del 15 dicembre 2010. Il nuovo piano prevede una sorta di ribilanciamento delle risorse disponibili (circa 61 miliardi a fine 2010 a fronte di claim per 322 miliardi) a favore di alcune categorie di creditori ed a spese soprattutto dei creditori verso contratti di derivati.
Il nuovo documento propone di elevare il tasso di rimborso per i titolari dei bond emessi negli Usa da Lbhi dal 17,4 iniziale al 21,4 per cento.
Non è stata ancora depositata in tribunale la mozione con la quale LBHI dovrà comunque chiedere l’approvazione di:
i) Disclosure Statement, sotto il profilo della forma e dell’adeguatezza delle informazioni ivi contenute e, pertanto, non per quanto riguarda i contenuti sostanziali del piano;
ii) tempistica del voto (inizialmente previsto per il 17 maggio 2010), spettante ai creditori, e dell’eventuale conferma del piano, che spetta invece al Tribunale, una volta verificato l’esito del voto;
iii) procedure di voto.



Sintesi procedura fallimento della Lehman Brother Treasury B.V. in Olanda.
Inoltre, va precisato che per la società di diritto olandese, Lehman Brothers Treasury Co. BV. (“LBT”) risulta aperta presso l’Amsterdam District Court, una procedura fallimentare, nell’ambito della quale il Curatore ha recentemente pubblicato il Report n. 7, precisando che sono ancora in esame i criteri di valutazione dei claim derivanti dalle obbligazioni emesse dalla Lehman Brothers Treasury Co. B. V. (LBT). Fino a metà 2011, non verranno fissati i termini per la registrazione dei claim e l’udienza di verifica dello stato passivo.
LBT è stata il principale veicolo del gruppo Lehman in Europa per l’emissione di titoli nell’ambito dell’Euro Medium Term Note Program, del German Note Issuance Program, dello Swiss Certificates Program e delle Italian Inflation Linked Notes. Essa ha prevalentemente debiti generati da obbligazioni emesse in Europa, che sono pari a circa 34 miliardi di dollari e sono garantiti dalla casa madre statunitense Lehman Brothers Holdings Inc. (LBHI), in chapter 11 in USA. Allo stesso tempo la società olandese vanta crediti verso la capogruppo americana per circa 34 miliardi di dollari. Riguardo al trattamento delle partite intercompany tra le due società, che è fondamentale ai fini del recovery, considerato anche il diritto dei creditori di insinuarsi sia al passivo dell’obbligato principale ( LBT) che del garante (LBHI), si noti che LBHI, con il nuovo piano, ha deciso di ammettere il 100% del proprio debito vs LBT, a cui viene assegnato un recovery pari al 15%. Il recovery ratio che, data la garanzia di LBHI, riguarderà soltanto la quota di valore (fino ad un massimo di US$ 30 miliardi) non rimborsata da LBT dei bond emessi da quest’ultima è previsto nell’11,2%.

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Il 16 Marzo 2011 è stata depositata in tribunale la mozione con la quale l’amministratore delle società Lehman in chapter 11 negli Stati Uniti chiede sostanzialmente l’approvazione di:
i) Disclosure Statement (il documento che rappresenta il cuore del piano di ristrutturazione e che indica i tassi di recovery), sotto il profilo della forma e dell’adeguatezza delle informazioni in esso contenute e, pertanto, non per quanto riguarda i contenuti sostanziali del piano;
ii) tempistica del voto, spettante ai creditori, e dell’eventuale conferma del piano, che spetta invece al Tribunale, una volta verificato l’esito del voto;
iii) procedure di voto.
L’udienza sull’ammissione della mozione è fissata per il 28 Giugno 2011 ed eventuali obiezioni possono essere depositate in Tribunale entro il 27 Maggio.
Nella mozione si chiede di stabilire una Record Date, ossia una data entro la quale il valore dei crediti registrati verso la società sia definitivamente determinabile, ai fini del voto sul piano e si propone la seguente tempistica:
- Record date: 15.06.2011;
- invio ai creditori del piano, del Disclosure Statement e delle schede di voto: entro il 29.07.2011;
- termine perentorio entro il quale i creditori ammessi possono esercitare il loro diritto di voto sul piano: 14.10.2011;
- udienza sulla conferma del piano: 17.11.2011;
- termine entro il quale è possibile obiettare la conferma del piano: 14.10.2011.
Per quanto attiene alla proposta delle procedure di voto dei possessori di bond emessi dalla LBHI, la mozione prevede due tipologie di schede: 1) il Beneficial Owner Ballot, che è la scheda su cui il singolo obbligazionista esprime il voto e 2) il Master Ballot, che è la scheda dove la banca formalmente depositaria dei titoli riepiloga i voti dei singoli obbligazionisti. La metodologia di voto prevede due possibilità: a) che la banca interessata raccolga i Beneficial Owner Ballot, riepiloghi i voti nel Master Ballot ed invii quest’ultimo alla Epiq Bankruptcy Solutions LLC (Epiq), ossia la società che cura le votazioni, oppure b) che la banca interessata convalidi i Beneficial owner Ballot, apponendo i nomi dei creditori ed il valore dei crediti, e chieda agli obbligazionisti di provvedere direttamente all’invio dei Beneficial owner Ballot alla Epiq, una volta votato.

Per quanto riguarda invece il voto dei possessori di bond emessi dalla olandese Lehman Brothers Treasury Co. B.V. (LBT), insinuatisi al passivo della statunitense LBHI in virtù della garanzia rilasciata da questa ultima su tali bond, la mozione propone una procedura unica e l’utilizzo di una sola tipologia di scheda. I creditori dovranno adeguatamente compilare la propria scheda, esprimendo il voto ed inviarla direttamente alla Epiq, la quale dovrà riceverla entro e non oltre il 14 Ottobre 2011.

Articolo in fase di aggiornamento...


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